I 436 esemplari arborei arrivati in cantiere, sono stati collocati nei contenitori Air-Pot per consentire il rafforzamento dell’apparato radicale, la capillarizzazione della struttura nutritiva e l’acclimatamento nel nuovo luogo di residenza. Un metodo che segna una tappa importante nella modalità di realizzazione di un parco contemporaneo, perché consente alla dotazione vegetale di godere di un periodo di adattamento al nuovo ambiente con indiscutibili vantaggi. La cittadinanza potrà così iniziare ad apprezzare il nuovo parco durante le fasi di cantiere.
La fase di acclimatamento sarà effettuata in costante monitoraggio da parte degli addetti ai lavori sia per meglio consentire l’adattamento, sia per garantire maggiori percentuali di attecchimento delle piante in salute nella fase di messa a dimora.
Inoltre “più alberi più ossigeno” infatti la presenza delle 436 piante consentirà il miglioramento del bilancio dell’anidride carbonica stoccata e una riduzione della presenza di CO2 in ambito urbano.
Senza ulteriori movimentazioni l’utilizzo di piante allevate in Air – Pot, presenta l’indiscutibile vantaggio di una messa a dimora senza stress poiché la fase di preparazione consente propri la capillarizzazione dell’apparato radicale con l’obiettivo di offrire in generale una maggiore sostenibilità ambientale dell’intervento.

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